L’ecografia e l’ecografia morfologica sono due esami importanti per determinare la salute del feto e individuare tempestivamente la presenza di malattie cromosomiche che possono rappresentare fattori di rischio per un parto pretermine o sofferto.
Ciascun esame presenta caratteristiche specifiche e va eseguito in precise settimane per fornire informazioni accurate e, sebbene possano sembrare in alcuni casi eccessive, sono particolarmente importanti soprattutto nei casi di gravidanze tardive.
È consigliabile quindi affidarsi alle indicazioni di ginecologo e ostetrica.
L’ecocardiografia è un esame necessario per individuare la presenza di malformazioni e patologie del cuore. Può essere eseguito già a partire dalla sedicesima settimana, sebbene per risultati affidabili è conveniente aspettare fino alla ventesima (ventiduesima a seconda del caso).
L’ecocardiografia fetale è un esame assolutamente innocuo, non presenta infatti nessun rischio per il feto e la madre, prestandosi quindi per controlli rassicurativi. È tuttavia consigliato per gravidanze tardive, quando presenti rischi di malattie cromosomiche e se presente una storia di cardiopatie congenite nella famiglia.
L’ecocardiografia ha una durata variabile, da 15 a 35 minuti circa, ed è molto simile alla classica ecografia: viene applicato un gel e appoggiato sull’addome una sonda specifica che permetterà di mappare l’anatomia del cuore del feto in formazione. Questo esame è anche in grado di osservare la circolazione sanguigna dei vasi principali e il flusso artero-venoso del cordone ombelicale.
Solitamente non è necessaria nessuna preparazione all’esame, sebbene possa essere utile presentarsi con i risultati di tutti gli altri controlli eseguiti per fornire allo specialista un quadro quanto più completo.
L’ecografia morfologica viene solitamente eseguita per indagare la presenza di malformazione del feto: da quelle cardiache a quelle del sistema nervoso centrale, fino ad anomalie delle estremità e la presenza di difetti cranio facciali. È un esame completo e assolutamente sicuro per madre e bambino, possibile a partire dalla diciannovesima settimana anche se per risultati più chiari è utile aspettare la ventiduesima.
L’ecografia morfologica può essere di primo e secondo livello: per una maggiore certezza nella diagnosi si consiglia di eseguire la morfologica di II livello perché dotata di una capacità predittiva del 90%, contro il 20-40% di quella di I livello.
È importante non sottovalutare la quantità di informazioni utili che la morfologica di II livello è in grado di fornire.
Oltre alla maggior parte delle malformazioni, è in grado di individuare i rischi di parto pretermine, variazioni del liquido amniotico, anomalie del cordone ombelicale e fornire una rappresentazione accurata di volto, arti e colonna vertebrale.
La preparazione per le ecografie morfologiche non è differente da quella delle altre ecografie. Anch’essa si esegue applicando un gel e una sonda sull’addome che indagherà con l’uso di ultrasuoni assolutamente innocui.
È possibile inoltre eseguire una morfologica transvaginale che consente di valutare la lunghezza del collo dell’utero, informazione utile in caso di parti a rischio.