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Adolescenza e contraccezione

2213762 Service Account • mag 16, 2023
adolescente in gravidanza

L’analisi dei dati ha ampiamente dimostrato il progressivo abbassamento dell’età media del primo rapporto sessuale con una sempre crescente tendenza ad avere più di un partner nello stesso periodo. In combinazione a elementi come negligenza, scarsa conoscenza sui metodi di contraccezione e sul loro utilizzo corretto sono di conseguenza aumentati esponenzialmente i rischi di gravidanze indesiderate e le infezioni di malattie sessualmente trasmissibili.
Oggi più che mai è quindi necessario prestare attenzione al problema e intensificare l’impegno per una corretta educazione sessuale, che riduca il fenomeno e metta a disposizione dei più giovani informazioni corrette sull’uso di contraccettivi e sul rischio di condotte sessuali sregolate.

Alcuni dati raccolti

Dati francesi e SIGO raccolti nel biennio 2012-2013 hanno segnalato il notevole abbassamento dell’età del primo rapporto sessuale: a 14 anni 1 ragazza su 6 ha già avuto il primo rapporto, con un aumento dei casi a 6 su 10 quando presi in considerazione i soggetti dai 15 ai 18 anni che hanno fornito dati. È stato registrato inoltre che si tratta soprattutto di relazioni sporadiche, da 5 a 15 volte l’anno, e che il 40% dei maschi e il 27% delle femmine hanno più di un partner nello stesso periodo.
I dati raccolti sull’uso di contraccettivi sin dal primo rapporto registrano i seguenti valori: 85% in Olanda, 80% in Danimarca, 80% in Svizzera, 78% negli Stati Uniti, 75% in Nuova Zelanda, 75% per le femmine e 79% per i maschi in Francia e 50% nel Regno Unito per la fascia sotto i 16 anni (aumenta a 66% nella fascia 16-19 anni).
Il contraccettivo più comunemente usato è il preservativo (82%).

Le principali cause di una mancata contraccezione corretta

In uno studio pubblicato nel 2005 Tripp e Viner analizzano la salute riproduttiva degli adolescenti italiani, raccogliendo dati di 6467 ragazzi tra i 14 e 15 anni (3396 maschi e 3071 femmine).
Uno dei punti più interessanti è l’analisi delle motivazioni che portano alla scelta di non fare uso di una contraccezione responsabile: i dati mostrano indubbiamente quali sono i principali problemi che un’educazione sessuale dovrebbe toccare.

Tra le motivazioni principali si fanno presenti:

  • errata convinzione di essere immuni dal rischio di malattie sessualmente trasmissibili e gravidanze indesiderate;
  • scarsa conoscenza dei metodi contraccettivi e convinzioni errate (le più comuni riguardano la pillola, che sarebbe pericolosa per la fertilità, farebbe ingrassare e comprometta le possibilità di un’esperienza sessuale spontanea e soddisfacente);
  • alla scarsa conoscenza si associa spesso un uso errato dei contraccettivi o negligenza nell’assunzione della pillola;
  • in alcuni casi vengono scelti metodi inefficaci, come il coito interrotto.

Lo studio ha evidenziato difficoltà di natura sociale e familiare, tra cui spicca il timore di essere scoperti dai genitori e conseguentemente vittima del loro giudizio negativo. Elemento che ricorda quanto sia importante per i genitori prendersi carico dell’educazione sessuale dei figli. In alcuni casi è stata registrata anche la riluttanza a riconoscere la propria attività sessuale, rischi annessi.

Analisi sulla conoscenza della sessualità e contraccezione

Sempre lo studio di Tripp e Viner ha approfondito quali sono le carenze in materia di educazione sessuale dei giovani.
In tanti non conoscono il corretto funzionamento del ciclo mestruale e il periodo in cui avviene l’ovulazione (67%), altri non conoscono l’esistenza di Consultori pronti a fornire aiuto e assistenza (75%) e molti ritengono che si possano generare figli già dalla prima mestruazione (86%).
Dal campione analizzato si evince che il 90% ritiene che una maggiore educazione sessuale sia utile per sviluppare una maggiore consapevolezza ma il 55% vorrebbe fosse affidata a personale extrascolastico esperto e qualificato.
Per quanto concerne invece la contraccezione: 80% afferma di sapere come vanno usati preservativo e pillola, il 51,8% usa il preservativo, il 13,6% si affida al coito interrotto, il 3,3% usa la pillola e il 10% non usa alcun metodo contraccettivo.

Autore: 2213762 Service Account 16 mag, 2023
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